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Portare con sé la biodiversità: piante e popoli che si muovono

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Il 7 ottobre dalle 14.30 alle 17.30 si svolgerà nella sede del Padiglione Unione Europea la conferenza Portare con sé la biodiversità: piante e popoli che si muovono

Coordinatori: Giuseppe G. Vendramin (IBBR) e Sveva Avveduto (IRPPS)
Modera: Barbara Gallavotti, giornalista scientifica

Le piante si muovono, si sono sempre mosse dalle ere glaciali in poi: come fanno?  
Dove vanno? Possiamo prevedere e governare lo spostamento delle piante in relazione ai cambiamenti climatici? I popoli che si spostano portano con sé la loro cultura ma anche le loro piante e i loro cibi: come cambiano gli equilibri bio-culturali? Possiamo sovrascrivere le mappe della migrazione umana con quelle delle piante? Le migrazioni umane spostano gli equilibri del pianeta? Producono nuove realtà anche dal punto di vista bio-vegetale oltre che culturale? E infine, un orto nello spazio: coltiviamo il nostro cibo sulle Stazioni Spaziali, come lo faremo sui pianeti che colonizzeremo? Cibo e cultura: la pizza su Marte. Porteremo nello spazio i nostri nuovi equilibri bio-vegetali? Ci sarà una nuova cultura alimentare spaziale?

Lo studio dei fossili vegetali (polline, legni, frutti) consente di ricostruire cambiamenti di vegetazione a scale di tempo di migliaia di anni, che eccedono di gran lunga l’osservazione a vita d’uomo. Alla fine dell’ultimo periodo glaciale le popolazioni di faggio in Europa si sono diffuse a partire da ristrette “aree di rifugio” fino ad occupare l’areale attuale. I dati fossili consentono di definire tempi, modalità e meccanismi di questi imponenti fenomeni di ridistribuzione della copertura forestale. Si tratta di eventi naturali di grande rilevanza, che possono costituire la misura di possibili cambiamenti ambientali in risposta ai cambiamenti climatici in atto.  
Donatella Magri, Sapienza Università di Roma
Come "migrano" gli alberi? Esempi dal passato

Una strategia per far fronte ai cambiamenti climatici è rappresentata dalla migrazione, come la colonizzazione di nuovi territori climaticamente più favorevoli. La velocità con cui questo processo avviene assume grande importanza in un contesto di cambiamenti climatici repentini, come quelli attuali. Nuovi metodi permettono di monitorare questo processo e di comprenderne la sua efficacia come strategia di sopravvivenza.  
Giuseppe G. Vendramin, IBBR - CNR
Cambiamenti climatici: la migrazione come strategia di sopravvivenza degli alberi

La salvaguardia dell’agrobiodiversità è un tema sempre più attuale, al quale il CNRxEXPO ha dedicato un convegno: Un mondo (bio)-diverso: l'agrobiodiversità in un mondo che cambia.
Lo stato dell’arte su questo argomento sarà analizzato nel corso della conferenza del 7 ottobre, insieme alla ‘sindrome da domesticazione’ caratterizzante le principali specie vegetali di interesse agrario, affrontando il tema dei vantaggi della conservazione a lungo termine delle risorse genetiche vegetali, efficace contro l'estinzione delle piante e per favorire il loro uso sostenibile. 
Gaetano Laghetti, Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR, CNR)
Agrobiodiversità vegetale e sindrome da domesticazione

I popoli si spostano portando con sé la loro cultura ma anche le loro piante e i loro cibi modificando gli equilibri bio-culturali. Questo avviene perché nel suo migrare l'uomo tende a riprodurre il proprio habitat di partenza e quindi semi e piante viaggiano con lui per diventare cibo per riprodurre usi e cultura, che inevitabilmente si modificano mescolandosi a quelli di destinazione generando nuovi cibi e nuova cultura. Così le migrazioni umane determinano nuove realtà dal punto di vista economico e socio-culturale ma anche bio-vegetale. I percorsi di piante e popoli si intrecciano e sono spesso paralleli dato che lo spostamento degli uomini porta sempre con sé quello delle piante. L’analisi sociale culturale e demografica si interseca quindi, e spesso si sovrappone, a quella bio-vegetale.
Sveva Avveduto, Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (IRPPS, CNR)
Sovrascrivere le mappe degli spostamenti di popoli e piante


Quali spinte hanno determinato una vera e propria geografia del cibo? Il cibo è un elemento culturalmente definito: quel che le persone mangiano e la varietà degli alimenti consumati dipende dalla produzione di cibo, dal sistema economico, ma anche da quello culturale e dalle abitudini diffuse. In contesti sociali plurali e multi-culturali il cibo è sempre di più veicolo di conservazione, di innovazione, di contaminazione e incontro. Al contempo, è una lente di lettura delle dinamiche di coesione e intercultura che caratterizzano le nostre società e in particolare le nostre città. 
Maria Chiara Giorda, storica, Università di Milano Bicocca
Una geografia culturale dell’alimentazione

L'uomo ha sviluppato tecniche per addomesticare l'ambiente al suo intorno e per governarlo.
Ha elaborato concetti, coniato parole per denominarlo, per addomesticarlo. Tra questi la parola paesaggio che è un grande contenitore di cose, uomini e idee inizialmente legato al tema della rappresentazione pittorica. Dopo Humboldt il paesaggio è uscito dalla pura dimensione visiva per entrare sotto l'osservazione scientifica. Se un tempo i paesaggi erano oggetto di rappresentazione oggi sono diventati oggetto di una riproducibilità tecnica. Alle scatole del puzzle per costruire immagini poetiche si affiancano oggi scatole contenenti gli elementi per costruire paesaggi a pronto effetto.
Fabio Fornasari, architetto
Paesaggio: un mito a pronto effetto

La terra oggi ha oltre 7 miliardi di abitanti, secondo le proiezioni è destinata a crescere. Per questo, o per semplice desiderio di aprire nuovi confini, molti aspettano il momento in cui gli esseri umani potranno avere degli insediamenti nello Spazio;  può lo spazio rappresentare la frontiera ultima della cultura gastronomica?
Franco Malerba, Primo astronauta italiano
Lo spazio ultimafrontiera della migrazione alimentare e delle piante

Nel corso dell'incontro si svolgerà in Live tweeting geolocalizzato presso alcuni dei principali mercati rionali italiani: #MercatiErranti luogo di incontro tra cultura, architettura e cibo.
Coordinato e moderato da Domenico Pignone, Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR, CNR) e Mariavittoria Ponzanelli, Digital PR. 
Evento a cura di: CNR Expo Lab il Blog "inviato speciale" nei retroscena degli eventi del CNR a Expo, Associazione Stella Errante, Movimento Amate L'Architettura con la collaborazione di Giovani Confagricoltura - ANGA, la classe 3 D della Scuola Media Dante Alighieri di Meldola, Il Mercato Centrale di Firenze, Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria (IBBA - CNR).

Seguici su twitter: @PiantePopoli
Hashtag: #MercatiErranti

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